Il territorio della Tuscia Rupestre
Gran parte del territorio della provincia di Viterbo si estende su terreni di origine vulcanica, prodotti dalle attività eruttive di tre distretti principali, il cimino, il vicano e il vulsino, concentratesi principalmente nel periodo Pleistocenico, tra 1 milione e trecentocinquantamila, e novantamila anni fa. Il risultato evidente di questa lunga attività vulcanica, in cui si sono alternate fasi di relativa calma ad eventi tumultuosi, è la presenza di grandi ed ampi banchi di roccia, oltre ad una serie di siti in cui sono ancora presenti attività tardo vulcaniche, soprattutto di natura idrogeotermale.
Il progetto ecomuseale è focalizzato su una porzione della Tuscia, individuata nella sua omogeneità soprattutto in base alle caratteristiche geomorfologiche, attualmente meta turistica “di nicchia”: in esa si assiste alla singolare compresenza di risorse naturalistiche e storico archeologiche, immerse in un contesto paesaggistico peculiare e suggestivo, in cui è emergente una produzione tipica e di qualità. Tutti questi elementi possono costituire una base certa per l'Ecomuseo, organismo che si si prefigge di farne conoscere il valore a livello nazionale e internazionale, con un chiaro intento promozionale per il territorio e a vantaggio dei cittadini che lo abitano.
Un elemento da non sottovalutare sono le peculiarità stesse dell'area in questione, caratterizzata principalmente da vasti plateaux di tufo profondamente incisi dai corsi d'acqua: ambienti di grande suggestione, abbandonati da tempo a seguito della dismissione delle colture agricole, oggi sovente rinaturalizzati e divenuti scrigno di biodiversità, ma anche aree .
Il territorio preso in considerazione nel presente progetto è caratterizzato, come accennato sopra, da suoli vulcanici, soprattutto da ignimbriti dei distretti vulcanici cimino e vicano: in esso si alternano acrocori tufacei pleistocenici a profonde gole, le "forre", nel fondo delle quali emergono gli strati rocciosi calcarei pliocenici ed in cui è facile perdere l'orientamento. Regno dell'inversione microclimatica, le sommità assolate sono essenzialmente coperte da pascoli, da coltivi o da boschi xerofili; le gole, scarsamente raggiunte dalla luce solare e percorse da corsi d'acqua spesso permanenti, risultano più fresche, umide e colonizzate da vegetazione mesofila a tratti ripariale. Vi vivono numerose specie animali a rischio d'estinzione e pertanto alcune di esse sono state designate a Siti d'Importanza Comunitaria.
Come accennato, la caratteristica fondamentale di questo territorio è la compresenza di elementi di altissimo valore naturalistico e paesaggistico assieme a numerose testimonianze archeologiche, legate principalmente alla preistoria, al periodo etrusco e al medioevo. Per una serie di circostanze storiche simili, si è assistito alla progressiva occupazione umana delle alture create dall'erosione fluviale nei tufi, isolate e facilmente difendibili, nei momenti di maggiore pericolo: questi eventi hanno determinato l'alternarsi di periodi di occupazione temporanei ad altri di insediamento stabile. Talora vi si possono rilevare testimonianze insediative permanenti, dalla preistoria ad oggi, praticamente in ogni epoca. Nell'area rupestre sono numerosi i borghi tutt'ora abitati, di chiaro impianto urbanistico medievale, che risultano già occupati nella protostoria e nell'età etrusca.
Tale compresenza, nello stesso ambito territoriale, di risorse naturalistiche e di elementi legati all'archeologia, all'urbanistica, all'archeologia industriale, unite alle forti e peculiari tradizioni locali, ha creato nel tempo un'area dal “paesaggio umano” molto caratteristico, una sorta di unità territoriale caratterizzata da una fisionomia culturale propria, nettamente distinguibile dalle aree confinanti e dotata, soprattutto, di un forte potenziale turistico.
La “Tuscia Rupestre” è pertanto un ambito territoriale omogeneo che l'Ecomuseo intende valorizzare e promuovere con tecniche adeguate di marketing territoriale, sociale e turistico, necessariamente ispirate alla sostenibilità e alla conservazione, a vantaggio delle generazioni future. Per queste ragioni il progetto ecomuseale vuole coinvolgere le comunità locali: senza il lavoro e le fatiche delle generazioni che ci hanno preceduto oggi non avremmo ereditato questa terra suggestiva.
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