Organizzazione
L'Ecomuseo è un soggetto istituzionale promosso dall'Istituto Tuscia Rupestre, un'organizzazione a base associativa senza scopi lucrativi appositamente fondata, cui hanno aderito alcune comunità locali
mediante atti pubblici.
E' retto da un Comitato di gestione cui partecipano rappresentanti appartenenti sia al mondo delle istituzioni locali che di quello privato, associativo, professionale, imprenditoriale. È previsto che tale comitato stabilisca democraticamente le linee di sviluppo locale sulla base e con l'ausilio di indicazioni fornite dal Comitato Scientifico dell'Istituto Tuscia Rupestre. La partecipazione alle attività assembleari è effettuata a titolo volontario e non prevede corrispettivi economici.
Alle attività ecomuseali sono chiamati a partecipare tutti coloro, enti, cittadini e associazionismo, che sono realmente interessati alla promozione del territorio e delle comunità che vi abitano, con le azioni deliberate dal Comitato di gestione e indicate dal Comitato Scientifico.
I fondi pervenuti all'Ecomuseo da donazioni, lasciti, finanziamento pubblico e privato sono gestiti esclusivamente per le attività di sviluppo locale intraprese dall'Ecomuseo.
E' data grande importanza alla creazione della rete territoriale ecomuseale in cui sono coinvolte amministrazioni locali e soggetti privati.
Nell'istituzione dell'ecomuseo, avvenuta alla fine del 2013, sono state coinvolte e hanno aderito dal primo momento le amministrazioni dei Comuni di Barbarano Romano, Blera, Capranica, Vejano, Vetralla e Villa San Giovanni in Tuscia.
Sin dalla fase di avvio delle attività ecomuseali alla gestione delle attività ecomuseali collabora la Cooperativa Sociale I SEMI di Vetralla.
L'Ecomuseo prevede la creazione di alcuni centri di interpretazione in ogni comune coinvolto, o il potenziamento di quelli esistenti mediante una maggiore caratterizzazione ecomuseale e museale. Il primo centro ad essere stato aperto è a Vetralla (Vt) in Via Cassia interna 95-97.
L'Ecomuseo organizza periodicamente corsi di formazione per i giovani delle comunità locali, fornendo loro le informazioni necessarie e stimolando esperienze specifiche nelle tematiche legate alla conoscenza del territorio, del patrimonio culturale e tradizionale, dei valori ambientali.
L'Ecomuseo si doterà di una propria grafica coordinata in modo da rendere immediatamente riconoscibili la propria presenza e le proprie iniziative, sul territorio e altrove.
Vengono considerati interlocutori privilegiati tutti gli operatori del sociale, del mondo inclusivo, della produzione dei prodotti agricoli di qualità biologici e biodinamici, soprattutto dell'agricoltura sociale.
In breve la mission dell''Ecomuseo è far conoscere, studiare, valorizzare, contribuire a tutelare le risorse ambientali e culturali presenti sul suo terriorio, sia materiali che immateriali.
Organizzazione operativa
Rappresentante legale e Coordinatore dell'Ecomuseo è il Presidente dell'Associazione Istituto Tuscia Rupestre, Andrea Sasso.
Il Comitato di gestione è in costituzione e al momento sono stati designati i membri dei Comuni di Vetralla e Blera. Esso prevede la partecipazione dei rappresentanti dei Comuni interessati (Barbarano Romano, Blera, Capranica, Vejano, Vetralla, Villa San Giovanni in Tuscia), della Provincia di Viterbo, nonché dei principali soggetti economici associativi e culturali locali.
Il Comitato di gestione viene supportato dal Comitato Scientifico dell'Istituto Tuscia Rupestre.